Nel multiculturale rione Esquilino il “cuore verde” torna a respirare

Dopo oltre venti anni, nel I Municipio, nello storico rione dell’Esquilino è finalmente ‘risorto’ il cuore verde del quadrante romano. Da tempo infatti i giardini di Piazza Vittorio erano diventati non solo  ricettacolo di degrado e incuria ma centri nevralgici dello spaccio. Sia di giorno che di notte quei luoghi erano diventati ‘punti d’incontro’ di loschi personaggi.

Più volte i comitati del quartiere- più multiculturale della Capitale-  avevano manifestato all’amministrazione comunale il loro disappunto e preoccupazione. Disappunto che è stato accolto e che ha portato alla riqualificazione dei giardini che, finita l’emergenza da Covid-19, torneranno ad essere nuovo punto di ritrovo dei residenti grazie all’ultimata riqualificazione coordinata dal Dipartimento dei Lavori Pubblici. Il roseto che ormai aveva perso il suo rinomato splendore è stato nuovamente valorizzato e curato, insieme al necessario impianto di irrigazione nei giardini antistanti. Ben 42 alberi sono stati piantumati insieme ad altre 450 piante decorative, 17 palme e 250 nuovi arbusti che presto torneranno a fiorire.

Previsti anche diversi progetti che, grazie all’Ufficio del Decoro Urbano, cercheranno di coinvolgere attivamente con ‘laboratori green’ sui giardini le scuole del quartiere Esquilino, Insieme saranno coinvolte (appena terminata l’emergenza e i contagi saranno solo un triste ricordo), le associazioni di quartiere e le comunità straniere.

E, anche se l’Esquilino ad oggi, non si presenta ancora al meglio delle sue potenzialità non scordiamoci che tempo fa, questo storico quadrante romane era sorto per ospitare nientemeno che l’alta borghesia del Regno d’Italia. Infatti se tutti gli ‘attori’ necessari alla totale riqualificazione del quartiere questo quadrante della Capitale potrebbe tornare ad essere quel ‘gioiello urbano’ progettato dall’architetto romano, Gaetano Koch che con i suoi eleganti portici, edifici e colonnati aveva voluto ricreare a Roma il centro di un’altra splendida città, Torino.

Non dimentichiamoci poi – anche se messo all’ombra del vicino Colosseo- che nello storico quartiere troviamo il maestoso tempio di Minerva Medica che rappresenta uno degli scorci più suggestivi della Capitale che troneggia sull’intero Esquilino. Il tempo infatti non è riuscito a scalfire minimamente la bellezza di quella che viene definita la terza cupola più grande di Roma Antica dove l’imperatore accoglieva i suoi illustri ospiti.

E, come già detto in precedenza, all’Esquilino la multiculturalità è un dato di fatto a cui i residenti romani – a parte pochi casi isolati- rispondono non solo con una convivenza pacifica, ma anche con azioni ed eventi di solidarietà che, visto il momento di difficoltà che stiamo tutti vivendo, è di certo confortante. Comitati di quartiere e i residenti sono da sempre attivi nel creare iniziative culturali, di formazione, sportive, artistiche e musicali. Musicali come l’Orchestra di Piazza Vittorio, l’orchestra multietnica nata nel 2002 all’interno dell’associazione Apollo 11 che da sempre sostiene insieme ad artisti, intellettuali ed operatori culturali il progetto di portare nel mondo il nome del rione.

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