Dossi, curve, salite, sprint finale e quel gran senso di libertà. E’ tutto ciò che provano gli amanti delle due ruote. Fatica e sudore infatti passano in secondo piano per chi, ha fatto della bici, il suo mezzo di trasporto preferito.
Ad un prezzo economico ma con grandi prestazioni ognuno può essere ‘padrone della strada’ in maniera total green e, perché no, perdendo anche qualche chiletto di troppo. E se i chili possono essere di troppo, le piste ciclabili invece scarseggiano ancora, costringendo – soprattutto in città- i ciclisti a pericolosi slalom fra le auto o come nel caso della Capitale, di finire dentro una buca che assomiglia molto di più ad una voragine.
Ma il modo per avere ‘più strada’ c’è invece. In molti per esempio non sanno che ci sono oltre 6.000 km in Italia di ferrovie dismesse, di cui almeno la metà potrebbero diventare vie verdi, sentieri da fruire slow a piedi o in bicicletta, meglio conosciute come Greenway. Ne parla nel suo bike-blog “Ladra di Biciclette”, la giornalista Maria Teresa Montaruli.
Un progetto che di sicuro verrebbe accolto con grande entusiasmo dagli oltre 1.935.000 appassionati di ciclismo che occupava (già nel 2017), il settimo posto. La bicicletta infatti rientra nella top 5 delle discipline più praticate con l’8,2% dei 23.600.000 milioni di italiani che ‘esercitano’ sport con continuità.