DUE RUOTE MON AMOUR

person riding a mountain bike
Photo by Paul Green on Unsplash

Dossi, curve, salite, sprint finale e quel gran senso di libertà. E’ tutto ciò che provano gli amanti delle due ruote. Fatica e sudore infatti passano in secondo piano per chi, ha fatto della bici, il suo mezzo di trasporto preferito.

Ad un prezzo economico ma con grandi prestazioni ognuno può essere ‘padrone della strada’ in maniera total green e, perché no, perdendo anche qualche chiletto di troppo. E se i chili possono essere di troppo, le piste ciclabili invece scarseggiano ancora, costringendo – soprattutto in città- i ciclisti a pericolosi slalom fra le auto o come nel caso della Capitale, di finire dentro una buca che assomiglia molto di più ad una voragine.

Ma il modo per avere ‘più strada’ c’è invece. In molti per esempio non sanno che ci sono oltre 6.000 km in Italia di ferrovie dismesse, di cui almeno la metà potrebbero diventare vie verdi, sentieri da fruire slow a piedi o in bicicletta, meglio conosciute come Greenway. Ne parla nel suo bike-blog  “Ladra di Biciclette”, la giornalista Maria Teresa Montaruli.

“Si tratta di sedimi ferroviari in alcuni casi ancora armati di binari dove i vecchi treni potrebbero essere ripristinati in chiave escursionistica, come è successo in Friuli Venezia Giulia sul tratto Sacile Gemona. Percorsi di mobilità dolce dove, si legge nella 3a edizione dell’Atlante delle Greenway su linee FS di RFI, Rete Ferroviaria Italiana, si potrebbero utilizzare i così detti ferrocicli, i carrelli a pedale che si muovono sui binari dismessi. Nella definizione della European Greenways Association, le greenway sono “riservate esclusivamente a spostamenti non motorizzati, con caratteristiche di larghezza, pendenza e pavimentazione da garantirne un utilizzo facile e sicuro. Il riutilizzo delle alzaie dei canali e delle linee ferroviarie abbandonate ne costituisce lo strumento privilegiato”. Le vecchie ferrovie hanno tracciati quasi totalmente separati dalla rete stradale, pendenze moderate e costanti: sono perfette per il viaggio in bicicletta in modalità dolce.” riporta nel suo blog.

Un progetto che di sicuro verrebbe accolto con grande entusiasmo dagli oltre 1.935.000 appassionati di ciclismo che occupava (già nel 2017), il settimo posto. La bicicletta infatti rientra nella top 5 delle discipline più praticate con l’8,2% dei 23.600.000 milioni di italiani che ‘esercitano’ sport con continuità.

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