“Prosperous Lishui” il progetto – tutto italiano – sulle Smart City ‘sbarca’ in Cina, a Lishui nella provincia dello Zhejiang. Le persone si sposteranno sull’acqua e le merci in aria. Un progetto che mira a raggiungere un’ecosostenibilità e una salvaguardia del territorio e ambiente circostante del 100%.
Come riportato su Key4Biz.it, la proposta è stata presentata dal team formato dal Politecnico di Torino e la South China University of Technology, classificandosi al terzo posto del concorso internazionale indetto per progettare la smart city cinese.
Il progetto è stato scelto da una giuria ‘di tutto rispetto’, tra cui spiccava il nome di Cui Kai, il grande architetto cinese, di Alan Plattus stimato professore della prestigiosa università di Yale, dal Premio Pritzker (titolo che viene assegnato ogni anno per onorare annualmente un architetto vivente le cui opere realizzate dimostrano una combinazione di talento, visione e impegno, Ryue Nishizawa e dall’Archistar, Ma Yansong.
Il piano prevede che, al centro della grande valle, dove è presente una produzione agricola intensiva si affiancheranno centri logistici e di ricerca. I collegamenti saranno via acqua per le persone e aerei per i prodotti agricoli. Un città più ‘lineare’ invece è stata progettato sulle pendici circostanti dove i nuovi insediamenti residenziali e le infrastrutture si andranno ad integrare lungo la catena montuosa.
Il progetto (che diventerà un grande plastico esposto all’interno del Museo di Lishui), riguarda l’area (152 chilometri quadrati) di una grande valle agricola al cui interno c’è una splendida riserva naturale. Qui sorgerà una nuova ma soprattutto – ecosostenibile – realtà urbana. Un successo ‘made in Italy’ che l’ha spuntata su ben novantatrè candidature internazionali . Questo permetterà al team del Politecnico torinese di affiancare ‘dal vivo’ l’amministrazione comunale cinese. Insieme verranno delineate le nuove linee urbanistiche e architettoniche della Smart City.