Edilizia ‘alleata’ dell’ambiente? Sì, se si adottano misure ad hoc per azzerare le emissioni nocive. In Italia ad esempio, grazie anche agli incentivi per le ristrutturazioni energetiche, la corsa alla decarbonizzazione è iniziata da tempo.
Ma non è così semplice come sembra. Infatti come riportato anche su ilSole24Ore, negli edifici già esistenti e che si vogliono andare a rigenerare, l’ostacolo principale è il patrimonio edilizio già costruito che non si può certo abbattere del tutto o ricostruire. Certo, ci si può avvalere di tecniche di ‘decarbonizzazione,’ come gli involucri prefabbricati per la coibentazione. Involucri messi a punto da Energiesprong, l’organizzazione olandese che ha diffuso questa ‘tecnica’ non solo in Italia ma in tutta Europa. Qui infatti la presenza di vecchi edifici è più massiccia che in altri paesi del mondo.
Ma pian piano l’edilizia a – zero emissioni- diventerà realtà. E’ quanto riporta il WRI Ross Center for Sustenaible Cities, il programma del World Resources Institute che lavora da sempre per riuscire a far sì che le città diventino a ‘misura d’uomo’ per migliorare la vita di milioni di persone.
Come riportato sul loro sito, le prossime decisioni che i leader nazionali, i funzionari locali e gli sviluppatori e i pianificatori prenderanno in materia di edilizia saranno determinanti su come, nel prossimo secolo, vivranno miliardi di persone. Metà della popolazione mondiale infatti risiede nelle metropoli. Un dato che secondo le previsioni aumenterà fino al 70% entro il 2050.
I modelli tradizionali di edilizia dovranno ‘mutare’ e favorire uno sviluppo urbano più vicino all’ambiente. Solo così l’impattante crescita edilizia potrà mantenere una competitività adeguata per offrire una qualità di vita migliore. Ma questo sarà possibile solo se oltre all’economia si penserà anche a preservare le risorse naturali in pieno rispetto dell’ambiente.
Come? L’integrazione architettonica del fotovoltaico negli edifici ad esempio è una risorsa che molti imprenditori all’avanguardia stanno adottando. In Giappone e Germania l’energia solare fotovoltaica è stata adottata da tempo. In Italia si sta procedendo su questa strada che comprende non solo un incremento di energia ‘pulita’ di tipo quantitativo ma anche ‘qualitativo’.