ATAC, TORNANO I CONTROLLORI SUI BUS, CRITICO IL CODACONS: INVIEREMO NOSTRI ISPETTORI PER VERIFICARE RISPETTO DELLE MISURE ANTI-COVID

Il ritorno dei controllori a bordo dei mezzi consente ad Atac di far ripartire le azioni che, prima della pandemia, avevano determinato un trend positivo su tutte le voci relative alle attività di verifica. I passeggeri controllati nel 2019 sono stati infatti circa 4 milioni, il 38% in più del 2018 e il 61% in più rispetto al 2017.

Le vetture controllate durante il l 2019 sono state quasi 190 mila, il 31% in più rispetto al 2018 e il 43% rispetto al 2017. Sempre nel 2019 il totale delle sanzioni elevate ha raggiunto quasi le 230 mila, in crescita del 34% rispetto al 2018 e del 55% rispetto al 2017.

Infine, le multe pagate entro i primi 5 giorni, grazie all’introduzione dei pos mobili per pagare la sanzione in forma ridotta, nel 2019 hanno superato la soglia delle 80 mila (per un incasso pari a circa 4,5 mln di euro), segnando una crescita del 97% rispetto al 2018 e del 175% rispetto al 2017. Con la ripresa delle attività i numeri torneranno a crescere.

Ma se combattere l’evasione dei titoli da viaggio è una necessità lo è anche la sicurezza dei passeggeri sui mezzi pubblici. Non a caso il Codacons – attraverso un comunicato stampa- si è dichiarato alquanto critico sul ritorno dei controllori negli autobus della capitale, che riprendono oggi servizio dopo un anno di stop imposto dall’emergenza Covid.

“Siamo da sempre contrari ai “portoghesi” e all’evasione sui titoli di viaggio, fenomeno che danneggia tutta la collettività, ma riteniamo che, considerata la particolare situazione di Roma, Atac e Comune avrebbero fatto meglio a destinare i controllori ad altre funzioni – spiega il presidente Carlo Rienzi – Servirebbero ad esempio ispettori per garantire che i bus non vadano a fuoco, e soprattutto per impedire il sovraffollamento delle vetture o delle banchine della metro dove si creano assembramenti che mettono in pericolo la salute pubblica”.

Le criticità del trasporto pubblico della capitale sono ben altre, e tra queste non figura certo il controllo dei titoli di viaggio, perché in questo momento la priorità deve essere la sicurezza dei passeggeri. Per tale motivo anche il Codacons invierà i propri controllori sui bus dell’Atac, allo scopo di verificare il rispetto delle norme anti-Covid e denunciare qualsiasi irregolarità” – conclude Rienzi.

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